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Intervista a Lucie Tyfova, ex alunna della sezione ceco-italiana del Gymnázium Ústavní

Di Anna Želinská e Kirill Naumčik, classe 4.C

Con lo studio delle altre lingue si aprono tante nuove possibilità di vivere. Emergono anche nuovi modi di pensare e, nonostante sembri impossibile e difficile, in soli sei anni riusciamo a superare le difficoltà, grazie allo studio dell’italiano che ci offre il nostro liceo Ustavni. Però spesso ci viene in mente una domanda: come possiamo utilizzare l’italiano dopo aver finito gli studi al liceo? Molti studenti hanno cominciato a studiare senza nessuna volontà particolare di lavorare con l’italiano, ma… Come l’italiano può cambiare la nostra vita ordinaria? Noi non lo sappiamo, ma possiamo chiedere… Lucie l’anno scorso ha superato l’esame di maturità e oggi studia psicologia in Italia.

  1. Quali motivazioni avevi per studiare al Liceo Ústavní?

Ho deciso di studiarlo semplicemente perché avevo la percentuale più alta per essere ammessa al liceo e volevo studiare non soltanto al liceo in generale, ma anche la lingua italiana.

  1. Prima del liceo avevi qualche connessione con l’italiano o gli italiani? Per esempio nella famiglia?

A me è sempre piaciuta la cucina italiana e avevo studiato spagnolo per un anno, che è un po’ simile all´italiano.

  1.    Quando hai deciso di continuare con lo studio in Italia?

Non è facile dirlo, ma sapevo che, nell’ultimo anno di liceo, il mio italiano poteva migliorare e che andare a studiare in un altro paese sarebbe stata un’esperienza molto utile e interessante. Così, ero certa di voler studiare psicologia in un paese diverso, e l’Italia sembrava la scelta più facile e vicina.

  1. Vedi qualche differenza tra lo studio della psicologia in Repubblica Ceca e in Italia?

Per quanto riguarda le differenze tra gli studi in Repubblica ceca e in Italia, non posso fare un confronto dettagliato, poiché non ho studiato all’università in entrambi i Paesi. Inoltre, le differenze spesso dipendono dai professori e dall’università specifica. Dal punto di vista italiano sulla psicologia, il percorso per diventare psicologo è simile a quello della Repubblica Ceca e prevede una laurea triennale seguita da un laurea magistrale, e naturalmente, il superamento dell’esame di Stato. Se si desidera ottenere una specializzazione specifica, è necessario aggiungere ulteriori anni di studio. L’unica grande differenza è che in Italia si deve pagare per l’università, a meno che non si provenga da una famiglia economicamente svantaggiata.

  1. Come ti è sembrata la lingua italiana all’inizio e alla fine dello studio? Sono cambiati i tuoi sentimenti verso questa lingua in qualche modo?

All’inizio è stato molto difficile, poiché si trattava di una nuova lingua da imparare in due anni (nelle classi prima e seconda). Tuttavia, alla fine degli studi, completati con altri quattro anni di apprendimento nelle classi terza, quarta, quinta e sesta, si può parlare con una certa disinvoltura e acquisire fiducia nella lingua.

  1. E i tuoi sentimenti verso la tua madrelingua sono cambiati?

No, direi proprio di no!

  1. Senti qualche differenza tra la lingua ceca e quella italiana? Che “vibe” hanno per te?

Sí, per me è più facile parlare in ceco. L’italiano, come l’inglese, è una lingua straniera, quindi non ha le stesse sensazioni e connessioni emotive della lingua madre. Potrebbe anche essere perché sono stata introdotta all’italiano in un ambiente scolastico e questo ha reso la lingua più “estranea”.

  1. Vuoi continuare lo studio della psicologia in Italia o hai desiderio di tornare a casa? Ti puoi immaginare di vivere in Italia? 

Forse, se non avessi forti relazioni con Praga, continuerei a studiare in Italia fino alla laurea magistrale, ma adesso sto considerando di tornare dopo un anno o alla fine del corso di laurea. Vivere in Italia sarebbe molto diverso da vivere nella Repubblica Ceca. È immaginabile, ma dovrei vivere in una città più grande o nella capitale. In Italia è tutto un po’ più lento…

  1. Sono cambiati i tuoi sentimenti e le idee sul paese in cui sei nata?

Ho iniziato ad apprezzare di più la Repubblica Ceca come Paese, e le differenze tra l’Italia e il mio Paese mi hanno aiutato a valorizzare maggiormente le particolarità di entrambe le nazioni.

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